INTEFLUV 10 BUSTINE 4G MIELE LIMONE

5,50 

Cod.MinSan: 041655010

Esaurito

Descrizione

DENOMINAZIONE
INTEFLUV POLVERE PER SOLUZIONE ORALE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici, paracetamolo, associazioni.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni bustina contiene: paracetamolo 600 mg, acido ascorbico 40 mg, fenilefrina cloridrato 10 mg.

ECCIPIENTI
Saccarosio, acido citrico anidro, sodio citrato, amido di mais, silice colloidale anidra, sodio ciclamato, saccarina sodica, aroma limone, aroma miele, aroma caramello.

INDICAZIONI
Trattamento sintomatico dell’influenza, del raffreddore e degli stati febbrili e dolorosi ad essi correlati, con azione decongestionante sulle prime vie aeree superiori.

CONTROINDICAZIONI – EFFETTI SECONDARI
Bambini di eta’ inferiore ai 12 anni. Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti che assumono beta-bloccanti, inibitori delle monoaminossidasi e antidepressivi triciclici. Pazienti affetti da insufficienza renale diabete, ipertiroidismo, ipertensione e malattie cardiovascolari. I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza e patocellulare.

POSOLOGIA
Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni: 1 bustina ogni 4-6 ore e fino ad un massimo di 3 bustine nelle 24 ore. Sciogliere 1 bustina in mezzo bicchiere di acqua molto calda e, a piacere, diluire con acqua fredda per raffreddare e dolcificare come si desidera.

CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.

AVVERTENZE
Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. I prodotti a base di paracetamolo devono essere somministrati con cautela a pazienti con insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave, epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. È sconsigliato l’uso del prodotto se il paziente è in trattamento con antiinfiammatori. Non somministrare per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Contiene saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento diglucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Contiene circa 23 mg di sodio per bustina equivalente all’1,15% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

INTERAZIONI
L’effetto epatotossico del paracetamolo può essere potenziato dall’assunzione di altri farmaci attivi sul fegato. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimide, fenobarbital, carbamazepina). Il paracetamolo aumenta l’emivita del cloramfenicolo. Il prodotto assunto in dosi elevate può potenziare l’effetto degli anticoagulanti cumarinici. La fenilefrina può antagonizzare l’effetto dei farmaci beta-bloccanti ed antiipertensivi e può potenziarel’azione degli inibitori delle monoaminossidasi. Interferenze con alcuni test di laboratorio: la somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

EFFETTI INDESIDERATI
Con l’uso del paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravita’, inclusi casi di eritema multiforme. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni cutanee gravi (sindrome di Stevens Johnson e necrolisi tossica epidermica). Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatite, alterazioni a carico del rene (lesione renale acuta, nefrite tubulo interstiziale, ematuria,anuria), patologie gastrointestinali e vertigine. Con i simpaticomimetici (fenilefrina) possono manifestarsi occasionalmente stati di irritazione della cute, tachicardia, ipertensione e molto piu’ raramente nausea, vomito o appetito ridotto. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L’uso durante la gravidanza non è controindicato ma richiede cautela;la somministrazione del preparato in gravidanza e nell’allattamento deve avvenire sotto il diretto controllo del medico ed in caso di effettiva necessità.