FROBEN TOSSE SECCA SCIROPPO 125ML

6,60 

Cod.MinSan: 035117023

Descrizione

DENOMINAZIONE
FROBEN TOSSE SECCA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sedativo della tosse.

PRINCIPI ATTIVI
Butamirato citrato.

ECCIPIENTI
Gocce orali, soluzione: acido citrico, glicerolo; sorbitolo al 70%; anetolo; vanillina; metile p-idrossibenzoato; acqua depurata. Sciroppo:acido citrico; glicerolo; sorbitolo al 70%; vanillina; metile p-idrossibenzoato; acqua depurata.

INDICAZIONI
Sedativo della tosse.

CONTROINDICAZIONI – EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; bambini di età inferiore ai 6 anni; il prodotto contiene sorbitolo.

POSOLOGIA
Sciroppo. Bambini tra i 6 e i12 anni: 10 ml ogni 8-6 ore. Adulti: 15 ml ogni 8-6 ore. Lavare ed asciugare il misurino graduato dopo ogni utilizzo e dopo l’uso tra pazienti diversi. Non superare le dosi consigliate. L’uso prolungato di sedativi della tosse non è giustificato. Il trattamento deve essere limitato al periodo sintomatico. Se la tosse persiste per più di 7 giorni, in presenza di febbre, dispnea o dolore toracico, deve essere consultato il medico.

CONSERVAZIONE
Nessuna particolare precauzione.

AVVERTENZE
A causa dell’inibizione del riflesso della tosse da parte del butamirato, l’uso concomitante con espettoranti deve essere evitato, perchè può provocare il ristagno di muco nelle vie respiratorie con aumento del rischio di broncospasmo e di infezione delle vie respiratorie. Nei soggetti affetti da grave insufficienza renale e/o epatica, il farmaco va somministrato solo in caso di effettiva necessità, tenuto conto che i tassi plasmatici efficaci di butamirato citrato possono essere più elevati e/o duraturi che nei soggetti con funzionalità epatica e/o renale normale. Il prodotto contiene glicerolo, sorbitolo e paraidrossibenzoato. Può causare mal di testa, disturbi gastrici e diarrea. Ipazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale. Può causare reazioni allergiche (anche ritardate).

INTERAZIONI
Non sono stati condotti studi specifici sulle interazioni. L’uso concomitante con espettoranti deve essere evitato.

EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse sono elencate di seguito, in base alla classificazione per sistemi organi e frequenza. Le frequenze sono definite come:molto comune (>= 1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); rara (>= 1/10.000; < 1/1.000); molto rara (< 1/10.000); non nota. Patologie del sistema nervoso. Raro: sonnolenza, vertigini. Patologie gastrointestinali. Raro: nausea, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: orticaria. Patologie del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibiltà. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: anoressia. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
La sicurezza d’uso durante la gravidanza e l’allattamento non è stata valutata in studi specifici. L’uso del medicinale deve essere evitato durante i primi tre mesi di gravidanza. Durante il resto della gravidanza il farmaco deve essere utilizzato solo se è strettamente necessario. Non è noto se il principio attivo e/o uno dei suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Per ragioni di sicurezza, come regola generale, prima di assumere il medicinale durante l’allattamento si devono valutare attentamente i rischi e i benefici.